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- Editoriale : Super User
Morbillo, una malattia da non sottovalutare: la conferma da un nuovo studio
Non una banale malattia esantematica, ma una malattia i cui rischi a breve e a lungo termine possono essere molto seri. Un contagiato ogni 600 sotto i 12 mesi di vita viene colpito dalle complicanze mortali della malattia, che possono presentarsi anche dopo anni di distanza. In particolare, gli effetti pericolosi della malattia infettiva sono le encefaliti croniche, che si sviluppano anche 6-8 anni dopo l’infezione e hanno esiti mortali nel giro di 24-36 mesi dalla diagnosi.
Queste sono le principali conclusioni a cui è giunta l’Università della California analizzando i dati provenienti da un’importante epidemia di morbillo.
In Italia, a causa del calo delle coperture vaccinali, – dal 90,5% del 2013 all’85,3% del 2015 - il morbillo, come la rosolia e la parotite, è una malattia ancora endemica e il numero delle persone a rischio è in allarmante aumento. Si stima infatti che il 15,3% dei bambini del nostro Paese tra i 2 e i 9 anni sia a rischio di contagio, ma il pericolo riguarda anche adolescenti e giovani adulti.
Non a caso l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) aveva già richiamato il nostro Paese in merito alle cifre di questa patologia ritenute troppo alte rispetto all’obiettivo europeo.
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